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 GENZANO DI BASILICATA - Cronografia - di Ettore Lorito

PARTE QUINTA

CAPITOLO II

CONGREGA DI CARITA'

    All'assistenza degli ammalati bisognosi e dei poveri in genere provvedeva, sino a pochi anni fa, la Congrega di Carità ora assorbita dall'Ente Comunale di Assistenza.

    La Congrega assorbì l'opera pia delle «Cappelle Riunite». 

   Aveva, quindi, beni mobili ed immobili molti dei quali provenivano dalla nobile signora Donna Aquilina Sancia, altri dalle scomparse o soppresse Comunità religiose e dalle Confraternite Laiche.

     Amministrò sino al 1908 anche il Monte Frumentario di cui parleremo nel capitolo seguente.

    La benefica istituzione aveva, come si rileva dal testamento di Aquilina Sancia del 1327, sia pure a sistema molto ridotto, un ospedale che serviva più che per gli ammalati, per i vecchi bisognosi e per i senza tetto.

    Posteriormente l'amministrazione della Congrega fece riattare alcuni locali dell'ex Convento delle Clarisse per dare all'ospedale una sede migliore e provvide a farli attrezzare in modo confacente ai nuovi tempi.

    Ma dopo pochi anni l'ospedale scomparve del tutto. La Congrega riuscì ad avere una propria farmacia che fu soppressa il 16 gennaio del 1921 con la morte dell'ultimo farmacista titolare Don Giuseppe Claps fu Luigi.

    La benemerita istituzione ebbe sempre una vita prospera e, nonostante le solite manchevolezze dei vari tesorieri, il bilancio si mantenne in buone condizioni.

    Da un esame fatto a quello dell'ultimo anno di vita, abbiamo potuto rilevare che l'annata si chiuse con un avanzo di L. 8593,99 benché il numero delle persone assistite fosse, negli ultimi anni salito a circa 800.

    La Congrega di Carità ebbe a sostenere annose cause contro i cassieri infedeli, contro gli usurpatori dei beni affidati alla sua amministrazione: importantissima quella sostenuta contro gli eredi della Casa Marchesale di Genzano per la tenuta detta «il Quadrone» di tomoli 160, chiusasi felicemente in Cassazione, con una completa vittoria della Pia Istituzione, il dì 8 giugno 1880.

    Non siamo in grado di precisare come e quando furono alienati i beni della Congrega.