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 GENZANO DI BASILICATA - Cronografia - di Ettore Lorito

PARTE QUINTA

CAPITOLO IV

L'ISTRUZIONE PUBBLICA

    Per i motivi più volte citati, ben poche sono le notizie rintracciate intorno alla pubblica istruzione a Genzano.

    Abbiamo dovuto attenerci a quello che i nostri anziani hanno riferito alle notizie ricavate da manoscritti appartenenti a privati cittadini spesso privi di firme e di data certa.

    Il più antico di essi, scritto in lingua latina su pergamena, da noi, consultato in casa dell'avv. Don Giulio Polini, risale al 14° secolo, e parla di una scuola frequentata da tale Giambattista Cristiani di anni 10 che meritò il primo posto tra i suoi undici condiscepoli e una medaglia d'argento «per lo zelo dimostrato nell'adempimento dei suoi doveri di «discendo» della comunità di «S. Vitale»,( ?).

    Un secondo manoscritto, di data più recente, parla di una lite sorta tra la famiglia Lapso (o Clapso) e il maestro della Scuola Pia a causa di eccessivo abuso di mezzi di correzione in danno di un tale a Gaitano a di anni 9.

    Di certo tutti i non pochi ordini religiosi esistenti nel nostro paese si dedicarono all'insegnamento della gioventù, ma i padri del convento dei Riformati di S. Francesco ebbero una organizzazione scolastica vera e propria con una scuola speciale per i fanciulli.

    Anche questa sezione era a pagamento però spesso ospitava dei ragazzi poverissimi che, in cambio di piccoli servizi prestati dalie loro famiglie alla Comunità, potevano imparare a leggere, a scrivere, a fare di conto e a servire la Santa Messa.

    La scuola parrocchiale per i bambini sorse più tardi e fu sempre in contrasto con quelle della Comunità per l'eterna rivalità esistente tra il clero secolare e le Comunità Religiose.

    In verità la scuola Parrocchiale si occupava quasi esclusivamente di «catechismo» per cui il popolo la guardava con diffidenza e cercò in tutti i modi di staccarla dalla chiesa della quale era un appendice.

    I non pochi tentativi fatti al riguardo però fallirono perché le autorità religiose, per combattere le eresie ... e le idee liberali che facevano capolino anche nei piccoli centri, controllavano rigorosamente l'insegnamento e non permettevano che le scuole del popolo venissero affidate a persone estranee alla Chiesa.

    Ufficialmente la prima scuola pubblica per bambini distaccatasi dalla Parrocchia risale al 1812, come risulta dal resoconto finanziario del Decurionato del tempo.

    Tra i primi maestri che insegnarono fuori della Parrocchia si ricordano: nel 1812 don Vincenzo Polini e donna Maria Teresa Maizzano rimunerati dall'Università rispettivamente con ducati 50 e con ducati 30 all'anno (1).

    Alla Maizzano successe donna Caterina Franzini.

    Nel 1830 successe al Polini don Giuseppe Marchione con la paga annua di ducati 24.

    Nel 1841 quale maestro di Catechismo e di agraria venne nominato don Michele Mennuni con la paga annua di ducati 36.

    S. E. l'Arcivescovo di Acerenza e Matera nel dì 15-5-1845 nominava per le scuole maschili il maestro d. Giuseppe Nicola Lagala e per le femminili la maestra donna Maria Giuseppa Dipierro che iniziarono il loro servizio il 1° giugno con lo stipendio annuo di ducati 24 a carico dell'Università.

    Dal bilancio comunale del tempo risulta che eguale salario veniva dato al sagrestano della chiesa parrocchiale.

    Una seconda scuola maschile per le classi elementari superiori fu affidata al prof. don. Vinceslao Saluzzi, valente latinista, che poi divenne R. Ispettore Scolastico del Regno d'Italia.

    Nel 1860 fu nominata un'aiutante alla maestra donna Maria Giuseppa Dipierro nella persona della di lei figlia donna Anna Maria con la paga annua di ducati 18.

    Per il numero eccessivo delle bambine che, non potendo frequentare le scuole tenute dagli ordini religiosi, si riversavano nella scuola pubblica, con deliberazione del giorno 8 aprile 1870 il consiglio comunale nominava un'altra maestra nella persona di Ignelsi Diletta con lo stipendio di L. 300 all'anno.

    Finalmente il 23-12-1872 fu, istituita la prima scuola serale per adulti analfabeti ed affidata al maestro Luigi Bovio.

    Così la vera scuola del popolo continuò a svilupparsi in armonia con la conquistata libertà politica.

    Le classi aumentarono di anno in anno sino a raggiungere l'attuale numero di 25 con una popolazione scolastica di oltre mille alunni.

    Nel 1919 anche nel nostro mandamento venne istituita la direzione didattica governativa ma, dieci anni dopo, per beghe locali, si trovò il modo di sopprimerla.

    L'attaccamento di Genzano all'istruzione fu sempre notevole e, non potendo creare Istituti Educativi propri, incoraggiò quelli degli altri paesi.

    Infatti il Consiglio Comunale il 13-5-1868 fece voti al Governo del Re perché il Seminario di Venosa venisse trasformato in R. Liceo Ginnasio.

    Tuttavia nel 1928 l'Amministrazione Comunale riuscì a creare una scuola secondaria agraria in sostituzione della 6^ Classe (Corso Popolare) già esistente, ma dopo solo un anno di vita morì.

     Non mancarono altri tentativi fatti da privati cittadini che fallirono tutti (2).

In Piazza Roma si ammira un magnifico edificio Scolastico ed un moderno Asilo Infantile affidato alle Suore del Sacro Costato.

 

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(1) A Potenza, il primo maestro fu nominata nell'agosto del 1807. (Riviello, Cronaca Potentina, pag. 69).

(2) Nell'anno scolastico 1948-1949, a iniziativa del nostro concittadino preside Pentassuglia, è stata istituita la prima classe di una scuola di avviamento professionale a tipo agrario.