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 GENZANO DI BASILICATA - Cronografia - di Ettore Lorito

PARTE TERZA

CAPITOLO VIII

PERCHÈ IL SANTUARIO DI MARIA S.S. DELLE GRAZIE VENNE ERETTO SULLA COLLINA DI MONTEFREDDO

    A parte la considerazione che Clero e popolo avevano sempre pensato di onorare, con un monumento, il luogo ove sarebbe avvenuto il miracolo per cui Genzano non fu più raso al suolo, la erezione della cappella sulla collina denominata "Montefreddo"venne decisa in conseguenza di un secondo miracolo.

    Narra la leggenda che, «pochi anni dopo l'invenzione dell'Effige, il 2 luglio, mentre si trasportava in solenne processione la Madonna delle Grazie il corteo, giunto sulla Collina di "Montefreddo", non potette proseguire perché l'Effige, improvvisamente, si era impesantita al punto da non poter essere mossa in alcuna maniera.

    Il popolo gridò al miracolo ed in ginocchio si diede a pregare e a piangere.

    Le Autorità pensarono di collocare vicino al quadro della Vergine le tre chiavi delle porte del paese per indicare che eleggevano Maria S.S. padrona assoluta dell'Università... ma non se ne ricavò nulla.

    Ad un tratto venne giù una pioggia torrenziale mista a grandine che però non bagnò il luogo ove si trovava la Vergine e un buon tratto di strada intorno.

    Allora i devoti capirono che in quel punto la Madonna voleva che si fabbricasse il suo tempio nelle proporzioni indicate dal terreno rimasto asciutto.

    Solo quando le autorità diedero ordini ai tecnici di fissare i limiti della costruzione da iniziarsi il giorno dopo, fu possibile ad otto fanciulle della Terra, scelte tra le più pie, di rimuovere il Quadro e di riportarlo nella provvisoria sede di Capo d'Acqua.