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 GENZANO DI BASILICATA- Cronografia - di Ettore Lorito

PARTE QUARTA

CAPITOLO XII

DON ANTONIO CARCURO

    Altra figura degna di rilievo in questo periodo è quella di Don Antonio Carcuro, fervente patriota e scrittore di facile vena poetica.

    Fece parte, col Mennuni, del primo Sotto-comitato insurrezionale con le funzioni di segretario e mantenne vivi i legami con tutti i Comitati e Sotto-comitati delle città vicine e con i Comitati centrali di Calabria, Basilicata e Puglie.

    Della sua attività letteraria ci è pervenuto solo un breve opuscolo in versi stampato nel dì 7 settembre dell'anno 1861 e quindi traboccante di amor patrio.

    Nei pochi sonetti si sente vibrare l'anima ardente meridionale insofferente di tirannia, e lo sdegno per le lotte fratricidi e per le odiose persecuzioni.

    L'opuscolo comincia con un caloroso inno all'Eroe in camicia rossa e termina con l'Apologo del Gatto, di Domenico Bocchino, pieno di melanconiche riflessioni sulla perfidia umana.

    Diversi altri sonetti composti nel 1856 non potettero essere pubblicati per il veto politico dell'Intendente borbonico: Ciccarelli.

    Non risulta che abbia lasciato altre pubblicazioni.