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 GENZANO DI BASILICATA- Cronografia - di Ettore Lorito

PARTE GENERALE

CAPITOLO XII

LA CITTA DI FESTULA

    A circa due Km. a sud di Genzano esisteva un centro abitato l'«urbs Fhestulae» che la tradizione popolare annovera tra le città pagane più importanti della Basilicata. Ed in verità i vestigi che si sono rinvenuti sono tali da avvalorare completamente la tradizione.

    Fondamenta di edifici colossali, sepolture imponenti con decorazioni in oro, oggetti di lusso del paganesimo stanno a dimostrare la esistenza di un importante centro abitato nel suo pieno splendore, prima della venuta di Gesù Cristo.

    Moltissime altre sepolture, costruite in mattoni e in tufi, di grandissima mole si sono rinvenute posteriormente ma con sole ossa umane e col segno della croce il che dimostra che la città esisteva ancora nei primi tempi dell'era volgare sebbene evidentemente in decadenza.

    Nel Museo Vaticano, sala dei manoscritti e dei paesi di P. Brilli, è registrata una Festula tra Acerenza, Oppido, Montepeloso, ed è proprio la città della nostra tradizione.

    E nella Platea (1) di tutte le terre del Reverendo Capitolo di Genzano compilata il 20 maggio 1734 dal Regio Compassatore Berardino Ferraro di Capracotta, al numero 16 à scritto: «Pezzo di terreno nel tenimento di detta terra nel luogo detto à Festola». Inoltre nella platea dei terreni posseduti dalla cappella di Maria SS. delle Grazie, compilata il 20 luglio dell'anno 1813 dai pubblici agrimensori Parisi Raffaele e Polini Giuseppe, è registrato in contrada « Mattina Piccola» nel luogo detto «Festola» un pezzo di terreno comperato da Giulio Buccino per atto del notar Giovanni Domenico Lepore il 12 agosto dell'anno 1721 (2).

    Ora dei ruderi monumentali, delle armi e degli oggetti rinvenuti, non rimane che una statua marmorea rappresentante la dea Cerere (3), con un manipolo di spighe di grano in mano, collocata sul tempietto della fontana Cavallina, mentre della città rimarrebbe solo una fontana, completamente trasformata, chiamata "La Pila Grande" sulla rotabile Genzano-Oppido Lucano (4).

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(1) L'originale trovasi in casa Polini.

(2) L'originale trovasi in casa dello scrivente.

(3) Alcuni sostengono che la statua sia stata rinvenuta in un'altra zona del nostro territorio senza dare al riguardo spiegazioni di sorta.

(4) È stato rinvenuto in detta contrada il 26-7-1948 un pesante orecchino d'oro ritenuto da alcuni d'origine Etrusca, da altri d'origine Egiziana. Trovasi nelle mani del sig. Nicola Menchise.