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 GENZANO DI BASILICATA- Cronografia - di Ettore Lorito

PARTE GENERALE

CAPITOLO X

GENZANO DOPO LA MORTE DI GIAMBATTISTA DE MARINIS

    Il feudatario Giambattista de Marinis morì il 30 luglio 1630(1) e Genzano passò, per successione, a Stefano De Marinis, fratello di Giambattista.

    Il nuovo feudatario, nel 1635, vendette Genzano e Palazzo S. Gervasio per ducati centoventimila. (sessantamila per ciascun feudo) a sua figlia Giovanna Grimaldi.

    Durante le invasioni delle soldatesche del duca di Guisa (1647-1648) Genzano con Spinazzola e Venosa si sollevò a favore della repubblica reale e combattette con tanto impeto e si comportò con encomiabile austerità da meritare il titolo di "Fiero" dal Laccetti riferito (2). Dal 1648 al 1669 fu posseduto da Beatrice Ferrillo, contessa di Muro (3).

    Amministrativamente dal 1637 fece parte, per breve tempo, delle Rege Udienze di: Stigliano, Tursi, Tolve, Potenza sotto il Vice Re Bragamonte di Y Gusman(4), e dal 1663 di quella di Matera. Con decreto del giorno 8-12-1806 la Basilicata fu divisa in tre distretti (Matera, Lagonegro e Potenza) e in quattro circordari (Matera, Lagonegro, Potenza e Melfi).

    Genzano fece parte del distretto di Matera ma del circondario di Potenza. Nel 1807, regnando Giuseppe Bonaparte, Potenza divenne definitivamente il capoluogo della Basilicata.

    Nel 1854 in Genzano vi fu un'epidemia di colera ma non si ebbe a lamentare alcuna vittima. Invece in quella del 1867 si ebbero ben tredici casi seguiti da morte.

    Nella notte tra il cinque ed il sei gennaio dell'anno 1905 Genzano fu vittima di una spaventosa frana che trascinò nel Vallone dei Greci otto abitazioni con diverse cantine; in tale disastro perdettero la vita sedici persone.

    Nel 1908 fece capolino, per la terza volta, il colera ma. gra­zie alle misure sanitarie in tempo prese, vi fu una sola vittima nella persona del contadino Giuseppe Antonio Calviello.

    Verso il 1910 comparve nel nostro territorio la filossera che, in pochi anni, distrusse il ricco patrimonio degli ubertosi vigneti, ora ri­piantati in minima parte.

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(1l Originarium releviorum... Basllicatae annomm 1635. Foglio 985.986 (Grande: archivo di Stato).

(2) Histoire de la rivolution de Naples. De Lussan. (3) Antonelli, citata opera.

(4) Riviello. Cronaca Potentina.