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Il comune di Genzano di Lucania (circa 6.400 ab.) ricade interamente nel IV quadrante del foglio 188 "Gravina di Puglia" della carta Topografica ufficiale d’Italia redatta dall’Istituto Geografico militare; coordinate geografiche: latitudine 40°50’, longitudine +3°34’ orientale meridiano Monte Mario Roma. I limiti del suo territorio coincidono a Nord e Nord-Est con quello di Banzi e con quello della regione Puglia, a Sud e ad Est con i territori di Irsina e Gravina. Da un punto di vista morfologico è distinto in due aree diverse: una corrispondente ad un’ampia piana alluvionale del fiume Bradano e dell’affluente torrente Fiumarella e l’altra topograficamente più elevata su cui sorge l’abitato. Tali aree sono separate da scarpate morfologiche che da quota 400m s.l.m. salgono verso Sud Sud-Ovest fino a quota 550m s.l.m. ove si instaurano ampi ripiani tendenti ad aumentare di quota in maniera progressiva sino a raggiungere i 600 m s.l.m.. Le quote più depresse corrispondono agli alvei del torrente Fiumarella (360 m s.l.m.) a Nord-Est del fiume Bradano (285 m s.l.m.). La quota altimetrica del comune è riferita alla soglia della Chiesa Madre corrispondente a 587 m s.l.m. Per quanto riguarda i caratteri geologici, morfologici, stratigrafici e tettonici si è in presenza di terreni relativamente recenti contrassegnati in superficie da conglomerati e ghiaie poligeniche a grado di cementazione medio-alto, nel complesso poggianti su sabbie calcareo-quarzose tipo "Monte Marano" compatte. Queste rocce, inoltre, giacciono in buono stato di conservazione, hanno una giacitura sostanzialmente sub-orizzontale e non hanno subito massicci e complicati processi di degrado che ne renderebbero problematica la loro utilizzazione (G.Cardacino – Relazione geologica allegata al P.R.G.). La superficie catastale del Comune di Genzano di Lucania è di circa 20.700 ettari (80 fogli catastali), di cui una minima parte è occupata dal centro urbano e dagli insediamenti produttivi, la rimanente parte del territorio è coltivato a cereali, oliveti e vigneti. Il clima è tipico della regione mediterranea interna, con temperature invernali che non scendono mai a livelli critici per la sopravvivenza dell’olivo (circa –10°C). la piovosità è quasi sempre scarsa (500-600 mm) e sempre mal distribuita con forte deficienza in primavera e soprattutto in estate, pertanto in coltura asciutta producono solo piante come la vite e l’olivo e piante erbacee a ciclo autunno-primaverile. |