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FESTA DELLA MADONNA 10/11/12/13 AGOSTO 2002 |
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STORIA DELLA FESTA DELLA MADONNA Probabilmente SS. Maria delle Grazie è stata eletta patrona di Genzano, in aggiunta a S. Antonio Abate già patrono, alcuni anni dopo il ritrovamento del dipinto come si rileva dalla pagina "PERCHÈ IL SANTUARIO DI MARIA S.S. DELLE GRAZIE VENNE ERETTO SULLA COLLINA DI MONTEFREDDO " e sicuramente veniva festeggiata nel mese di maggio come si rileva dalla pagina "LA CAPPELLA DI MARIA S. S. DELLE GRAZIE" Successivamente la festa liturgica vienne celebrata in suo onore il 2 luglio; la festa esterna, fino al 1964 è stata celebrata il giorno della Pentecoste. Con Decreto arcivescovile del 30 aprile 1964 si disponeva "che la festa di SS. Maria delle Grazie fosse in perpetuo disgiunta dalla celebrazione liturgica della Pentecoste e fissata in epoca comoda e gradita alla comunità cittadina".
Su richiesta di molti cittadini e degli emigrati è stato stabilito che la
festa abbia luogo nella prima o nella seconda domenica di agosto. I pellegrini forenzesi venivano ricevuti dal clero locale alla porta del paese, e in processione si portavano alla Chiesa della Madonna, ove partecipavano alla Messa solenne, quindi, cantando l’inno di ringraziamento, rimpatriavano. Nella prima domenica di maggio, tutta la popolazione si recava in pellegrinaggio di penitenza al Santuario dedicato a Maria SS. Del Rosario, sito accanto all’antico Castello di Monteserico. Posteriormente la data del pellegrinaggio fu spostata nella domenica che precede la Pentecoste e costituiva la migliore caratteristica della locale festa patronale.
In tale occasione si celebrava
la Messa nel santuario, e verso mezzogiorno veniva offerto un pranzo alle
Autorità e al Clero di Genzano ed una colazione abbondante ai pellegrini
poveri (i v’rg’nidd).
La domenica antecedente
la Pentecoste (chiamata comunemente la domenica del Castello), di buon
mattino, la Statua della Madonna veniva portata dalla Chiesa Madre al
Santuario di Maria SS. Delle Grazie per la novena. La festa vera e propria
iniziava il sabato, vigilia di Pentecoste, con la Processione serotina. Purtroppo nel tempo alcune di queste tradizioni popolari sono state perdute a causa dell’evolversi dei tempi; tali sono ad esempio la sfilata dei cavalli, bardati a festa con drappi e nastrini, che portavano a soma il grano offerto alla Madonna dai contadini, o il capretto oppure il vitello "u scing", anch’essi bardati con coccarde e drappi, o ancora "la pru’ssion di v’rg’nidd" o "u Bamb’nidd d Frenz". Il "panegerico" in onore di Maria SS. Delle Grazie poneva fine ai festeggiamenti religiosi il lunedì successivo con abbondanti fuochi pirotecnici.
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