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 GENZANO DI BASILICATA - Cronografia - di Ettore Lorito

PARTE TERZA

 

CAPITOLO X

 

LA CAPPELLA DI S. ANTONIO Dl PADOVA

 

    Modesta nella sua struttura è la Cappella di S. Antonio di Padova, messa tra il paese vecchio ed il nuovo.

    Nessun ornamento, nessuna opera d'arte per cui s'intona alle finalità della sua origine: luogo per funzioni funebri.

    È illuminata da una finestra circolare messa nel centro della facciata e da altre due finestrine aperte dietro l'altare maggiore.

    Anche questa cappella venne munita di due piccole campane «dalle squillanti voci di bimbi in festa», ma molto tardi giacché la prima fu collocata nel 1834, la seconda mezzo secolo dopo, nel 1884.

    Non risulta che abbia avuto dotazioni.

    Ospita la più antica delle Confraternite laiche, quella della Misericordia, dalle insegne nere ornate d'argento, che posteriormente si è chiamata: del Purgatorio e poi dell'Addolorata.

    Venne fondata tra il 1021 e il 1050; fu più volte sciolta e poi riorganizzata alla fine del 1500.

    Però solo il 22 febbraio 1777 la Congrega si munì del R. assenso e fece approvare dal Re Ferdinando Il le regole con le quali da molto tempo si governava.

    La sistemazione definitiva avvenne, nel 1874, come si legge in una lettera del Prefetto di Potenza del 5 febbraio del 1889 n. 1627.

    La Cappella fu sede della prima Confraternita femminile «le Figlie di Maria» di cui parleremo in seguito.

Attualmente, in conseguenza del terremoto del 1930, è puntellata giacché la facciata minaccia di crollare.