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 GENZANO DI BASILICATA- Cronografia - di Ettore Lorito

PARTE QUARTA

CAPITOLO V

LA MILIZIA NAZIONALE

    Una delle istituzioni che ha lasciato tracce profonde nel nostro popolo è stata la Guardia Nazionale per la parte notevole che ebbe nei moti rivoluzionari e specialmente per la lotta sostenuta contro il brigantaggio.

    Nei primi tempi la nostra milizia cittadina faceva parte della legione del circondario di Acerenza, ma con deliberazione Decurionale del 10-1-1821 si chiese l'istituzione di una Compagnia autonoma in Genzano e il Governo del Re, con decreto del 24-11-1827, ne appagò il desiderio.

    Sorsero così, il 3-1-1828, le prime due compagnie ammontanti complessivamente a 111 militi di cui 87 di Genzano e 24 di Banzi.

    Si formò poi una terza compagnia a cavallo. A mano a mano il numero dei militi salì a 181 attivi e 26 della riserva nel 1872, poi a 477 attivi e 35 di riserva; nel 1876 si registrano, 282 militi di cui 251 di Genzano e 31 di Banzi, numero che andò in seguito aumentando in proporzione dell'aumento della popolazione.

    L'elenco delle milizie veniva compilato dal Decurionato con l'intervento del parroco di Genzano e di quello di Banzi.

    II 24-5-1864 per disposizioni del Prefetto di Potenza impartite con nota N. 1104, la Guardia Nazionale di Genzano (e Banzi) passò agli ordini del comandante la locale stazione dei RR. CC.            

    Rimase autonoma la compagnia a cavallo comandata dal Mennuni e regolarmente mobilitata dal 14-6-1862.

    La disciplina più ferrea governava i nostri militi e non mancavano le punizioni. Infatti rileviamo dal registro dei rapporti che il Sindaco, con nota n. 3 del 1-1-1865, diretta al brigadiere dei R.R. C.C., disponeva l'arresto dei seguenti militi perché non si erano presentati a prestare il loro turno di servizio: 1. Giuseppe Falanga di Antonio; 2. Giovannangelo Aniello; 3. Michele Caronna; 4. Pasquale Cilla fu Nicola; 5. Natale Anobile; 6. Francesco Amato; 7. Savino Bruni; 8. Vito Carcuro; 9. Michele Linsalata; 10. Pasquale Angiolillo; 11. Gerardo Lomuto; 12. Vincenzo Logrosso; 13. Domenico Antonio Laginestra.

    E tre giorni dopo, per lo stesso motivo: 14. Michele Catena fu Pasquale; 15. Pasquale Anobile; 16. Domenico Anobile; 17. Domenico Angiolillo; 18. Francesco Potenza; 19. Michele Quagliara.        

    Seguirono altre denunzie ed altri arresti come risulta dai rapporti n. 5, 6, 7, 8, 9, 10, 21 del mese di gennaio e n. 28 del mese di febbraio dell'anno 1865 tanto che la Giunta Comunale, con deliberazione del 21-9-1867, propose al Prefetto lo scioglimento della 2^ compagnia.