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FONTANA CAVALLINA

      Realizzata tra il 1865 e il 1893 sulla base di un progetto redatto dall’architetto Giuseppe Antonio Locuratolo, nato a Melfi nel 1796 e trasferitosi a Genzano di Lucania a seguito della repressione dei moti carbonari, cui aveva partecipato, verificatisi in Basilicata nel 1820-21.

      L’architetto Locuratolo sposò a Genzano Maria Giuseppa Di Pierro.

      Il 25 ottobre 1978 la Fontana Cavallina viene riprodotta su un francobollo ordinario di £.120 nelle serie "Fontane d’Italia", che raccoglie 21 fontane di tutta Italia.
      Nella fontana, nella parte superiore dell’arco, è presente la statua della Dea Cerere (di origine romana rinvenuta in una contrada adiacente al paese), voluta dal sindaco Francesco Vignapiana nel 1869.

      Motivo di tale scelta è dovuto al fatto che la Dea Cerere è la protettrice dell’agricoltura e specialmente del grano e "considerando che l’industria dominante del paese è l’agricoltura e specialmente la semina del grano, orzo e avena, l’effigie di Cerere è la sola che potrebbe adattarsi alle circostanze del paese.

      E' stata restaurata all'inizio del 1991  ed inaugurata il 14/08/94.

           

            

 

CHIESA MARIA SS. DELLE GRAZIE

      Risale presumibilmente alla fine del 1600 o inizi del 1700, fu distrutta da un violento terremoto nel 1860 e ricostruita nel 1878. 

       I muri perimetrali sono di pietra arenaria di notevole spessore tanto che vi sono state ricavate delle cappelline e nicchie; la facciata e sobria, senza particolari elementi stilistici e la volta, di tipo a botte, è pure di pietra arenaria mista a mattoni. 

      Sulla torre campanaria sono collocate tre campane di diverse dimensioni una dedicata a Maria SS. Delle Grazie e un’altra a S. Barbara e Sant’Antonio Abate.
      L’interno, ad una sola navata, è caratterizzato da uno sviluppo decorativo recente (1944/45), anche se di indubbio valore risulta il quadro della Madonna col Bambino che si trova sulla parete centrale.
Questa pietra arenaria colorata, di autore ignoto, fu rinvenuta il 25 marzo 1621, in contrada Vallone dei Greci nel luogo denominato Capo d’Acqua.
      La festa in onore della Madonna si celebra sempre la prima o la seconda domenica di agosto anche se fino al 1963 si era sempre celebrata il giorno della Pentecoste.

      Vai alle notizie più specifiche ai seguenti collegamenti:

       La Cappella di Maria SS. delle Grazie  

       Perché il Santuario di Maria SS. delle Grazie venne eretto sulla collina di Montefreddo

          

 

CHIESA DEL SACRO CUORE 

      Sita in piazza Roma.

      E' un rifacimento e una riduzione del preesistente convento francescano, fondato il 1630.

      Vi sono tre tele del XVIII secolo firmate D. G. (Domenico Guarino) e raffiguranti S. Agata, S. Lucia e S. Apollonia, una tela che rappresenta l’Annunciazione della Madonna del secolo XVI di ignoto autore, una tela raffigurante il Miracolo della Porziuncola di S. Francesco d’Assisi di scuola napoletana; due tavole del XIV-XV secolo con S. Antonio e S. Chiara.

      Di notevole interesse il Mausoleo in pietra di Stefano de Marinis (XVII secolo), monumento funebre di stile barocco che, oltre alle spoglie del marchese Stefano de Marinis (m. nel 1641), accoglieva anche le ceneri della figlia Costanza e della nipotina Costanza, restaurato e collocato al posto attuale nella metà degli anni 1950.

      Vai alle notizie più specifiche al seguente collegamento:

      La Chiesa ed il Convento di S. Francesco

             

 

 

 

CHIESA DI S. MARIA DELLA PLATEA 

      Sita in piazza Trento, alla fine di via Carmine.

     E'presente in essa un pregevole polittico di età aragonese, attribuito a scuola veneziana, in esso sono raffigurati la Vergine col Bambino seduta in trono e altri Santi, tra cui S. Antonio Abate, patrono di Genzano.

      Nella chiesa di S. Maria della Platea (seconda metà del 1400 ma rifatta negli anni 1956 – 69) è possibile ammirare anche una statua lignea della Madonna in stile bizantino del 1700, una croce d’argento del 1702, due mosaici rappresentanti la SS. Trinità (1986) e la Resurrezione (1987) e un cenacolo in bronzo che fa da paliotto all’altare maggiore (1987).

      Vai alle notizie più specifiche al seguente collegamento:

      La Chiesa Parrocchiale

                                                

 

 

 

CHIESA DI S. ANTONIO

      Situata tra il pese vecchio e il nuovo.

     Costruita per funzioni funebri, infatti non vi è nessun ornamento e nessuna opera d’arte.

    Al centro della facciata vi è una finestra circolare, altre due finestrine sono aperte dietro l’altare maggiore e servono per illuminare la chiesa .

      Vai alle notizie più specifiche al seguente collegamento:

      La Cappella del Carmine

                                               

 

CHIESA DELL'ANNUNZIATA

      Sita in via Giovanbattista è stata costruita nel XVI-XVII sec. E restaurata nel 1989.

      Il portale è della prima metà del 1500. Altre opere pregevoli sono il pulpito di legno dorato a sfondo rosso con lo stemma dei Sancia (un leone rampante con tre spighe tra gli artigli e tre stelle in testa, vicino ad un castello merlato: già stemma del Comune di Genzano); una tela raffigurante la Sacra Famiglia (1759) di Paolo de Maio; una tela rappresentante l’Annunciazione dell’Angelo a Maria (XVI o XVII secolo) di autore ignoto.

      La chiesa è annessa al monastero delle Clarisse fondato da Aquilina Sancia nel 1321 sui resti di un antico maniero normanno o longobardo, posto a strapiombo sull’estremità del paese.

      Vai alle notizie più specifiche al seguente collegamento:

      La Chiesa della SS. Annunziata e l'annesso Monastero

                                                         

 

 

 

MONUMENTO DEI CADUTI IN GUERRA 

      Edificato nel 1923 per iniziativa di un comitato misto di reduci ed amministratori per commemorare i caduti della I guerra mondiale.

      Ricorda sui steli marmorei separati dal corpo monumentale centrale anche i nomi dei caduti della II guerra mondiale.

       Vai alle notizie attinenti ai seguenti collegamenti:

       La Grande Guerra 1915-1918 -   Albo d'oro dei caduti 1915-1918

 

   

 

 

 

PALAZZO MARCHESALE  DE MARINIS

      Forse di origine angioina, ma rifatto e arricchito da diversi feudatari, residenza estiva dei marchesi De Marinis.

      Colpito dal terremoto del 25 gennaio 1893, fu radicalmente trasformato in un massiccio palazzo di tre piani destinato ad ospitare gli uffici pubblici e comunali fino al 23 novembre 1980 quando restò fortemente lesionato in seguito al sisma. 

      Consolidato e restaurato negli anni 1987-1990 è ritornato ad ospitare gli uffici pubblici e Comunali nel 1995.

      Vedi la descrizione fatta dal R. Tavolario Giovanni Andrea De Fusco e Orazio Grasso nel 1614/1615 al seguente collegamento:

       Ecco come descrive il nostro paese il De Fusco

                                                                                  

 

 

 

CASTELLO DI MONTESERICO

       Situato a 18 km ad est di Genzano, é un maniero di dimensioni ridotte e dall’aspetto tozzo che fa pensare ad un baluardo militare romano o longobardo più che normanno o svevo. Fu teatro di memorabili scotri: tra Spartaco e i romani nel 70 a.C., tra Marcello e Annibale nella II guerra Punica, tra Bizantini e i normanni nel 1041.

      Vai alle notizie più specifiche ai seguenti collegamenti:

      Il Monteserico   -   Il Borgo di Monteserico   -   Il castello di Monteserico -    Il Santuario

                           

       

 

 FONTE DI CAPO D'ACQUA 

      Situata a circa 3 km dal centro abitato: dai suoi cannelli sgorga copiosa una limpida e freschissima acqua.

      Un tempo era il luogo di ritrovo e di lavoro delle lavandaie. In prossimità della fontana è sorto un parco con l’intento di creare un luogo di svago e ricreazione all’aria aperta nelle vicinanze del paese.

      Attualmente versa in condizioni di abbandono.
     Nel 1954 il popolo di Genzano ha realizzato nei pressi del rinvenimento della Sacra Immagine una Cappella dai lineamenti sobri. Nel 1986, per interessamento del Comitato Festa l’interno della chiesetta e stata affrescata dal pittore genzanese Giuseppe Pedota.

      Vai alle notizie attinenti al seguente collegamento:

      Invenzione dell'Effigie di M. SS. delle Grazie